Sabato 15 luglio la C.o.s.m.i.c. Sband, Coro e Orchestra per la Salute Mentale e l’ Integrazione Comunitaria, diretta dal maestro Sebastiano Forti, ha avuto l’occasione, su invito dI ATCL, di essere protagonista di un concerto caratterizzato da un avvincente repertorio di world music, trascinando il numeroso pubblico presente. Molti gli spettatori e tantissimi gli applausi degli spettatori che hanno lasciato trascinarsi dai ritmi della musica dal mondo eseguita con spettacolare maestria in una cornice unica nel suo genere.
Paolo Cori, psichiatra e coordinatore dell’ Unità Operativa Semplice Dipartimentale (U.O.S.D.) della ASL Roma 6, fondatore e membro della Sband, ci spiega come la musica sia un’occasione per fare una reale e piacevole esperienza di inclusione sociale e di partecipazione attiva alla vita della comunità. La Sband composta inizialmente da utenti e operatori della Salute Mentale, nel tempo ha coinvolto molti altri cittadini del territorio e diversi familiari, tutti accomunati dalla passione per la Musica, intesa come efficace strumento al servizio dei legami sociali.
Come confermano anche gli altri membri della Sband, in questo gruppo sfumano le appartenenze e i ruoli sociali di provenienza. Per farne parte non occorre conoscere la musica o essere intonati; è richiesta solo tanta voglia di divertirsi e di stare bene insieme agli altri. Ciascuno contribuisce come può, suonando, cantando o ballando. Ciascuno, con i propri limiti e capacità, è risorsa per l’altro.
La Sband fa dell’essere sbandati un vessillo e una bandiera di cui essere fieri e non “condizione di cui vergognarsi”, contribuendo con questo nome autoironico a contrastare lo stigma ed il pregiudizio sociale, purtroppo ancora molto diffuso, nei riguardi delle persone che vivono una condizione di disagio mentale.